La cicerchiata è un dolce di Carnevale con una lunga e misteriosa storia alle spalle pare abbia avuto origine nel Medioevo, ma diverse regioni si combattono l’idea originale.
Da una parte c’è chi sostiene sia nato in Abruzzo, dove in effetti si produce anche un miele di altissima qualità, ingrediente fondamentale per questo dolce.
Secondo altre fonti c’è la possibilità che sia nato in pieno Medioevo in qualche territorio a cavallo tra l’Umbria e le Marche. In ogni caso l’indizio più deciso lo fornisce il nome: è molto probabile che derivi dal legume cicerchia, la cui ormai rara coltivazione era diffusa nelle regioni del centro Italia, la cui forma ricorda moltissimo le piccole palline fritte che costituiscono il dolce.
Oggi questa ricetta viene preparata in occasione del Carnevale in Abruzzo, Marche, Molise, e Umbria, mentre un suo parente molto prossimo, gli struffoli, si prepara in Campania per Natale.
Un altro tema è il simbolismo: secondo diverse fonti doveva essere un piatto portafortuna, un po’ come le lenticchie, visto che le piccole ma numerose palline dovevano simboleggiare ricchezza e buon auspicio.
La cicerchiata, dolce di Carnevale tradizionale, è una tipica ricetta preparata in diverse regioni d’Italia. La sua storia è avvolta nel mistero, ma secondo diverse fonti andrebbe indietro di secoli, fino al Medioevo. Propria per questa sua lunga storia ha permesso al dolce di essere certificato come PAT – Prodotto Agroalimentare Tipico – in tre regioni: Abruzzo, Marche e Molise.